Lo so, sono una di quelle persone a cui piace fare bilanci, riflettere e meditare su scelte e fatti di vita. Il bello è che tutto ciò accade già quotidianamente, figuriamoci in occasioni tipo quando compi 25 anni. Ho cercato di glissare la cosa e fingere distacco, ma ragazzi, è un fricking quarto di secolo, non potevo farmi lasciar scappare questa occasione.
In realtà è capitato che giusto un paio di settimane fa YouTube mi consigliasse un video intitolato “Message to my youger self”. Penso che suona interessante, clicco play e bam! quello che mi ritrovo ad ascoltare mi colpisce più di quanto avrei immaginato. E soprattutto mi sembra sì, un messaggio perfetto per la mia “younger self” ma anche per la mia “older self“, che spesso ha bisogno che qualcuno le ricordi tutto ciò che adesso andrò a condividere con voi e che, pur sembrando banale e scontato, a volte abbiamo la tendenza a dimenticare.
- Accetta la tua bellezza. Fisicamente parlando, ci sarà sempre qualcosa che non ci piacerà di noi stessi, le gambe, il naso, qualche chilo in più o in meno, i brufoli quando hai 16 anni e le rughe quando ne avrai 45. Insomma fa parte della nostra natura, no? Quindi va bene voler apparire al meglio e prenderci cura di noi stessi, se è questo che vogliamo, va benissimo non farlo, se non fa parte delle nostre priorità. Ciò su cui, però, dobbiamo veramente lavorare è, cliché dei cliché, la bellezza interiore. E alla fine è vero! Un cuore buono, la gentilezza, l’energia che emaniamo: queste sono le caratteristiche che attrarranno le altre persone, sotto tutti i punti di vista, da quello professionale a quello personale. E la cosa più bella è che questo possiamo controllarlo, possiamo lavorarci e possiamo migliorarci ogni giorno di più.
- Medita. Un po’ strong come consiglio, me ne rendo conto. Per quanto mi riguarda, è una di quelle cose che ho scoperto relativamente da poco e che sto tutt’ora approfondendo ma che, sono sicura, voglio diventi parte della mia vita. Meditare mi fa sentire calma, in pace con me stessa, è provato faccia sentire meno ansiosi e addirittura sembra possa aiutare a guarire da malattie, quindi non è solo benefico a livello mentale ma anche a livello fisico. Certo, se c’è una cosa di cui sono sicura è che NON E’ FACILE. Per niente. Sicuramente non mi sento più calma MENTRE sto meditando, ma la sensazione di benessere che ti lascia è impagabile. Così come ho notato, mi aiuta a controllare il modo in cui reagisco quando mi succede qualcosa, qualsiasi cosa; aiutandomi a ricordare che quando qualcuno mi dice qualcosa di “poco gradevole”, questo non è altro che il riflesso di ciò che pensa e di ciò che sta vivendo lui stesso e che quindi è inutile reagire in maniera esagerata.
- Tu sei responsabile della tua vita. Questo per me è ORO. Il punto è che dobbiamo smettere di aspettare che qualcuno magicamente appaia dal nulla e ci salvi, che sia un famigliare, un amico, un fidanzato o un collega. Noi siamo responsabili per noi stessi, alla fine dei conti siamo la nostra unica certezza: noi, per noi stessi, ci saremo sempre. Quindi è inutile rimanere in attesa, meglio iniziare a vivere la vita come vogliamo, senza paure e senza timori perché la realtà è non ci saranno seconde possibilità.
- Concedi il giusto valore a te stesso. Troviamo sempre qualcosa da ridire su noi stessi, qualcosa che non va, qualcosa di cui lamentarci, un lavoro che non è uscito perfetto o come lo avevamo immaginato. Insomma, tendiamo a buttarci giù molto più di quanto faremmo con un amico o anche solo un conoscente, quindi perché non darci un po’ più spesso una bella pacca sulla spalla ed essere contenti dei risultati che abbiamo raggiunto finora?
- Non accontentarti. Se una cosa, una persona o anche una situazione non ti convincono, CAMBIA. Vai a trovare quello che stai cercando e che sai che ti renderà felice. E se non lo farà, almeno ci ha provato e non rimarrai con quel fastidioso “e se..?” in testa.
- Il tuo corpo è la tua casa. Trattalo bene, nutrilo in modo che possa fiorire, avere energia, muoviti in modo da farlo sentire vivo e attivo. Nient’altro da aggiungere direi.
- Gratitudine. Semplicemente, c’è SEMPRE qualcosa di cui essere grati, solo che non sempre ce ne rendiamo conto. Anzi, tendiamo a dimenticarcene proprio nei momenti più difficili, quando andare alla ricerca del bello e del positivo sembra quasi impossibile. La gratitudine va praticata. E su questo posso parlare in prima persona perché, cascasse il modo, dedico almeno 5 minuti del mattino, mentre sono in treno, e 5 minuti prima di andare a dormire, a pensare e mettere nero su bianco ciò di cui sono grata. Fidatevi, magari inizialmente vi sentirete ridicoli, ma funziona.
- Non attaccarti troppo. Inizialmente, quando l’ho sentito per la prima volta, mi è sembrato un concetto un po’ crudo. Però poi ha preso forma e, anche se faccio ancora fatica a metterlo del tutto in pratica, pian piano assume sempre più senso. Il punto è che noi non possediamo niente e nessuno, se intendiamo in senso più profondo della cosa: siamo nati “soli” e quando ce ne andremo da questo mondo lo saremo nuovamente, sad but true. Certo, possiamo, anzi dobbiamo godere di qualcosa o qualcuno, ci mancherebbe altro! Però ciò che deve stare alla base è la relazione con noi stessi, quella ci sarà sempre e dobbiamo essere bravi nel coltivarla al meglio.
- Credi in te stesso. La naturale conclusione, secondo me, di tutti i punti precedenti. E’ difficile, molto. Ma è necessario fingere quella sicurezza e quella fiducia finché non la acquisiremo realmente. Quel “fake it ’till you make it” tanto famoso, insomma. Perché alla fine, se siamo noi i primi a non credere in noi stessi, perché dovrebbero farlo gli altri?
Amici, con questo io vi lascio riflettere perché se tutto ciò ha avuto su di voi lo stesso effetto che ha avuto su di me, cosa dire, avrete bisogno di qualche tempo per lasciare che tutto si sedimenti in voi. Spero di non avervi annoiato troppo!
Alla prossima,
Daria