Amici ci siamo, sono arrivati anche per me. Oggi è il giorno in cui cambia la decina e vediamo un bel 3 davanti.
Cifra tonda questo 30 eh? Sembra strano, un po’ come se non mi appartenesse. Tipo hey, aspetta un attimo, dobbiamo prima conoscerci.
Non dico che i trenta sono arrivati in un attimo perché no, di strada ne abbiamo fatta. Però ho come l’impressione che gli ultimi 5 siano stati PARTICOLARMENTE veloci. Che tipo, un battito di ciglia e finisci l’università, un altro battito e compri una macchina, non fai in tempo a girarti che ecco che ti ritrovi 8 ore al giorno tutti i giorni davanti alla scrivania. E ti chiedi, è forse solo questo l’essere adulti?
Naaaa io non credo. Forse. Ma non solo.
Perché in un attimo succede anche che inizi a conoscerti di più, inizi ad avere i tuoi spazi (per quanto piccoli perché mica qui abbiamo stipendi da far girar la testa), ti puoi permettere il lusso di qualche viaggio, senza stare in ostelli che insomma, discutibili, di un’uscita un po’ più fighettina o di quel completino che mannaggialamiseria 60 euro solo il reggiseno?
Questo per dire che arrivare ai trent’anni è stata un’avventura. E vi dirò anche che per la maggior parte del tempo è stata una bella avventura.
E questo giro attorno al sole un po’ più speciale mi porta a fare riflessioni ancora più deep, perché tanto lo sapevamo che sarebbe andata così, no?
Non sono minimamente al punto in cui pensavo sarei stata quando a 18 anni mi immaginavo trentenne. Perché il punto in cui sono è ancora più bello. E per arrivarci non ho mai preso l’autostrada, figuriamoci. Ma tutte stradine secondarie un po’ isolate, poco battute. Di quelle che ti allungano la strada, certo, ma avete idea della vista che vi regalano?
Ecco, questa mi sembra l’immagine appropriata.
Dicevo che in questi primi trent’anni c’è stato tanto, e questo è quello che voglio portare con me.
- Essere diversi è bello. E conformarsi agli strandad imposti da qualcun altro non fa altro che allontanarci di più da quello che rialmente siamo.
- Il tempo non ce lo dà indietro nessuno, badiamo bene a come e con chi lo passiamo.
- Molto probabilmente le persone sono troppo occupate a pensare a sé stesse, che non agli altri.
- Molto spesso le cose non possono cambiare, ma può cambiare il modo in cui reagiamo a ciò che succede. (Mantra tanto prezioso quanto difficile da mettere in pratica).
- Il nostro corpo è fatto per muoversi, non c’è niente che lo faccia sentire vivo come il movimento.
- I momenti di quiete e silenzio sono necessari.
- A volte i cambiamenti ci fanno paura perché ci mettono di fronte a ciò che più desideriamo.
- Le cose materiali essenziali e di cui abbiamo bisogno sono DAVVERO poche.
- Passare più tempo possibile all’aria aperta. Siamo fatti per stare in contatto con la natura perché SIAMO NATURA.
- Ogni persona è una storia a sé e in sempre ci può insegnare qualcosa. Anche a non essere come loro.
- L’istinto molto spesso la vede lunga e arriva prima di ogni altra cosa.
- Poche cose danno soddisfazione come la canzone giusta al momento giusto.
- Spesso del verde ed un cielo azzurrissimo a contrasto posso sistemare tante cose.
- Avere una rete di persone attorno su cui fare affidamento è un valore inestimabile.
- DAVVERO non si smette mai di imparare.
- Il nostro corpo sa tutto e ci manda tutti i segnali, sta a noi trovare lo spazio per ascoltarli.
- Non è vero che il valore sta solo dalla parte di chi è sempre indaffarato e perennemente impegnato.
- Qualsiasi tipo di relazione richiede impegno e tempo.
- Va benissimo cambiare opinione e mettere in discussione cose che non ci convincono del tutto.
- È nel momento in cui ci fermiamo e semplicemente ci permettiamo di rimanere che entriamo davvero in contatto con noi stessi.
- Essere in grado di emozionarsi per le piccole cose come bambini, spesso tutto sta qui.
- Non smettere mai di essere curiosi.
- Raga, i brufoli NON vanno scoppiati.
- Se i pantaloni ci vanno stretti prendiamo una taglia in più, life is too short per vivere trattenendo il respiro.
- Stirare è del tutto una perdita di tempo e non ci meritiamo anche questo, dai, vogliamoci bene.
- Alla fine essere adulti è un continuo provare a gestire cose che non abbiamo la minima idea di come gestire.
- Piangere non è sinonimo di debolezza. E in ogni caso i momenti di debolezza sono parte di noi e non c’è nessuna vergogna nel dimostrarli.
- Ogni scusa è buona per celebrare. Anche le piccole cose, le piccole vittorie, anche quello che sembra ridicolo o per alcuni insensato. Riconoscere quello che abbiamo raggiunto è importante tanto quanto averlo raggiungerlo.
- Ogni scusa è buona per mangiare un gelato.
- Compiere trent’anni forse non è poi così male come credevo.
Vi abbraccio ✨
Daria