Postcard | Colonia

Dunque amici, come vi avevo anticipato alla fine del racconto di Düsseldorf, la nostra breve gita è poi proseguita a Colonia. Stavolta un trasferimento semplicissimo: le due città distano circa 20 minuti in treno e ci saranno almeno 4/5 collegamenti all’ora. Una crema, insomma.

A Colonia noi abbiamo optato per un AirBnb e giusto perché volevamo andare al risparmio più risparmioso ever, abbiamo addirittura scelto una stanza privata, nemmeno il lusso di un intero appartamento (per una notte è andata più che bene, anzi).  Cosa vi posso dire della stanza, se non che l’ho adorata dal primo momento in cui ci ho messo piede? Premetto, gli host erano una coppia giovane e un po’ –leggi molto- hipster e la casa li rispecchiava, eccome. La nostra stanza era piccola, moooolto piccola, sviluppata in verticale, con due letti –leggi: bancali su cui erano appoggiati i materassi– uno dei quali occupava tutto il soppalco, raggiungibile con una scaletta in legno molto graziosa. Per finire, il tocco di un planisfero che occupava interamente una delle quattro pareti. Dreamy!

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Dopo questa accurata descrizione dell’appartamento che immagino interesserà poco ma di cui ci tenevo a rendervi partecipi in quanto una delle cose top, per me, del viaggio, passiamo al racconto più istituzionale.

L’impressione che ho avuto è stata quella di essere in una piccola Berlino, divisa tra la parte moderna, la zona storica, quella più giovane e hipster e i quartieri popolari. Anche qui noi siamo stai fortunati come location perché, pur non essendo proprio nel centro, eravamo comunque ad una distanza facilmente percorribile a piedi dalle attrazioni principali, quindi anche in questo caso, niente carta dei mezzi ma solo gambe e scarpe comode.

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Avendo poco tempo a disposizione, ci siamo concentrati sulle attrazioni d’obbligo, as you do. Siamo quindi partiti dal Duomo, che è sicuramente il simbolo della città. E visto che aggiungere qualche passo alle migliaia già fatte, abbiamo anche deciso di salire fino in cima: 150m, gradini, tutti a piedi, oh yess. Per gli under 26 costa qualcosa come 4 euro e direi che ne vale la pena perché vi dà una bella panoramica di tutta la città dall’alto. L’ingresso alla chiesa, invece, è gratuito quindi perché non approfittarne?

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Subito dietro il Duomo potete attraversare il Ponte Hohenzollern e farvi una passeggiata sul lungo Reno, pieno di localini graziosi, anche se forse un po’ turistici. E’ comunque una zona molto vivace e, dopo le 18:00, frequentata da gente del posto che si ritrova post lavoro per una birra a quattro chiacchiere con gli amici, oh che bella immagine! Dal lungo Reno poi potete entrare nel centro e girare sia nella parte della città vecchia (la mia prefe, come al solito) che in quella più nuova, pienissima di negozi (non avete idea di quante volte ci hanno chiesto se fossimo lì per fare shopping.. Ehmm, no?!). E sempre legato a Reno, se avete voglia, potete anche prendere in considerazione l’idea di farvi un giro in barca, una sorta di breve crociera che vi dà la possibilità di vedere la città da un punto di vista diverso, ascoltarne la storia e le curiosità, ma soprattutto, starvene seduti un’ora dopo aver camminato tutto il giorno, cosa da non sottovalutare.

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Non sto lì a parlarvi di musei, mostre, gallerie e varie, perché dato il poco tempo a disposizione abbiamo dato priorità ad altro, volendo prima di tutto visitare la città nella sua interezza. Però vi dico solo che c’è un museo del cioccolato, I mean..

Eccoci alla conclusione di questo breve reportage a due puntate, spero vi sia piaciuto!

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Alla prossima,

Daria

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