Chi mi conosce lo sa che sono particolarmente affascinata dai paesi nordici. Credo di aver vissuto lì in una vita passata, motivo per cui sento proprio un legame con questi posti. Ho comprato i biglietti aerei a gennaio, appena tornata a casa dopo il primo giorno di lavoro al rientro dalle vacanze di Natale, pensando che la strada verso aprile sarebbe stata lunghissima. Beh, in alcuni tratti lo è stata, not gonna lie, ma sotto altri aspetti il tempo è volato e in un attimo mi sono ritrovata a Malpensa ad aspettare il volo (in ritardo) per Copenhagen.
Cosa dire, mi aspettavo di amare la città ma forse l’esperienza è stata ancora meglio di quanto potessi immaginare: 4 giorni di sole e tempo glorioso, chi se lo sarebbe mai aspettato? Il mattino e la sera le temperature erano bassine e l’aria non dà mai tregua, vi avviso. Però durante la giornata il sole era caldo, tanto che in alcuni momenti mi sono addirittura tolta il cappotto, can you believe it? Bene, aggiornamento meteo completato, ecco quello che sono stati questi quattro giorni nel Nord.

Alloggio
Come sapete, sono grande affezionata di AirBnb, specialmente quando viaggio da sola, perché mi perfette di sentirmi a casa e allo stesso tempo conoscere nuove persone. La mia stanza in quel di Copenhagen era una bellissima mansarda all’ultimo piano di un edificio dell’800 (senza ascensore!), nella zona al confine tra il quartiere di Vesterbro e quello di Frederiksberg. Ho amato questa zona! Non è il centro, per lo più affollato di turisti, ma una zona molto giovane, dinamica, popolata di cafés, negozi alternativi e vintage: insomma, l’ho scelta un po’ per caso (you know, prezzi) ma non avrei potuto scegliere di meglio.

Cosa ho visitato
Partiamo dal fatto che a me piace camminare e cammino molto, DAVVERO molto. Copenhagen poi non è una città grandissima, per cui non ho avuto dubbi sin da subito! Di solito è così che mi muovo: mi creo un itinerario per la giornata ma poi lascio che siano le strada che incontro, il posti in cui mi ritrovo, il tempo, la voglia ad determinare e a dare forma a quello che farò. Da buona turista non potevo fare altro che iniziare il mio giro esplorativo da Nyhavn (per intenderci, la zona del porto con tutte quelle casette colorate che sono presenti in ogni foto cliché del turista a Copenhagen) e vi confermo che la zona è taaaanto bellina *.*
Perdetevi tra le vie del centro! Se non amate tanto i negozi troppo mainstream, girate per le viette attorno a Strøget – che è la via principale dello shopping che parte dalla piazza del Municipio e passa per tutto il centro: ci sono negozietti più piccoli, cafés graziosi e casine colorate che non vorrete smettere di fotografare (per lo meno, per me è stato così).

Altra zona che vi consiglio è quella di Vesterbro, quella in cui appunto c’era la mia stanza. Passeggiate tra Istedgade e Vesterbrogade: anche in questo caso avrete l’imbarazzo della scelta tra negozi vintage, botteghe e piccoli locali.
Se volete spingervi un po’ al di là, vi consiglio di girare anche le zone di
Østerbro e Nørrebro. Sono meno turistiche, ma proprio per quello vi daranno più l’idea dello stile di vita danese (già che siete in zona, Jeagersborggade è stata definita una delle vie più cool del mondo, io direi che un’occhio se lo merita, no?).

Se la giornata è bella, la zona attorno al castello di Rosenborg è piena di parchi e di zone verdi, specialmente il giardino botanico è un gioiellino!
Una volta tornati in centro, raggiungete la zona di Chistianhavn: per intenderci è la zona che assomiglia un po’ ad Amsterdam con tutti i suoi canali ed è anche la zona dove si trova Christiania, la comunità hippie autonoma che vive proprio in Copenhagen.

Sempre se il tempo è bello, a 10 minuti di metro dal centro di trova Amager Strandpark, una spiaggia artificiale sul Mar Baltico, lunga quasi 4km. Dicono che durante la stagione calda dicono sia affollata, ma c’è talmente tanto spazio che un buco lo troverete sicuramente! Io ci sono capitata un sabato pomeriggio di un aprile soleggiato e un po’ ventilato ed è stato come una carezza: dopo tutto il camminare, stendersi sulla sabbia, sentire il calore del sole e leggersi un libro è stato un momento perfetto.


Yoga&Vegan Food
Lo sapete che questa è una cosa che non mi faccio mancare in ogni posto in cui vado e dunque apriamolo, questo capitolo.
Yoga: ho provato The Yoga Flat, nello studio di Chistianhavn. Una classe di vinyasa che è stata come una coccola, arrivata il venerdì pomeriggio dopo un walking tour durato quasi quattro ore e passi, dopo passi, dopo passi. In generale comunque gli studi che propongono classi in inglese sono moltissimi, così come in generale sono moltissimi gli studi della città, basta cercare su Google o su app come MindBodyApp.
Vegan Food: non saprei davvero da dove iniziare! I locali vegani/vegetariani sono ovunque e in ogni caso, anche l’hamburgeria più meat-focused avrà l’opzione veggie. Io mi sento di segnalarvi The Organic Boho (dove ho mangiato l’Avocado Toast più bello di sempre), Souls, Grød (fa solo porrigde!), 42Raw, Plant Power Food e degno di nota Atelier September (che non è completamente veggie ma che ha degli interni e un design che ho amato). Last, but not least, vogliamo non parlare del rugbrød, il pane di segale e semi, lievitato naturalmente tipico danese? DOVETE provarlo se vi piace il genere, ASSOLUTAMENTE.
Last but not least, Nicecream è una gelateria completamente plant-based che vi propone gusti come tahina o peanut butter – c’è bisogno che aggiunga altro?


Bene amici, se non si era capito, Copenhagen l’ho un po’ amata, sarà stato complice il tempo glorioso, ma è davvero un gioiellino. Non ho avuto problemi a girarla da sola, non mi sono mai sentita in pericolo e mi sono subito sentita a casa, super consigliata per un viaggio in solitaria!