Non è di certo il weekend di Pasqua che avevo immaginato, mettiamola così. Avrei dovuto essere a Stoccolma e invece non solo sono a casa, ma addirittura IN casa. E sicuramente tra Pasqua e Pasquetta ci sarà il tempo più bello delle ultime Pasque che si ricordino. Lo so che sarà così.
Ma va bene, possiamo farci qualcosa? No. Per cui tempo di trarre il meglio da queste giornate. Vi ho già parlato delle mie abitudini da quarantena in questo post e sappiamo che cucinare era incluso di diritto, ad honorem proprio. C’è un MA. Ho deciso di fare una sorta di mese detox da dolci perché davvero, ero arrivata a mangiare qualcosina di dolce TUTTI i giorni. Insomma, era diventato più un vizio che altro, un’abitudine di cui, a dirla tutta, non ne sentivo nemmeno totalmente il bisogno.
Per me però non ci sono le vie di mezzo, quando si tratta di questo. Se non tolgo tutto, dopo due giorni sono già lì con una galletta di riso ricoperta di cioccolato fondente dopo cena perché è stata una giornata pesante o un gelato perché c’è qualcosa da festeggiare. Insomma, un’abitudine che volevo un po’ placare, non tanto per la linea perché vabbè, alla veneranda età di 27 anni ho capito che forse ci sono cose più importanti dell’essere filiformi, ma per una sensazione di benessere generale. Mi sentivo un po’ appesantita e un po’ rallentata; quel rallentato che, ne ero sicura, era derivato dal (forse?) troppo zucchero. Quindi, long story short, ho tolto i dolci, ma mica tutto il resto!
Lo scorso weekend credo mi sia venuta la focaccia più buona di sempre e ho pensato subito che sarebbe stata senza dubbio una ricetta da condividere. Il segreto – credo – sia nella farina manitoba integrale (che ho preso per puro caso, visto che era l’ultima rimasta di questi tempi) e wow, dovete provarla. Assolutamente.
Non è una di quelle lievitazioni lunghissime e che richiedono molto tempo, in una mezza giornata si fa tutto. Ecco quindi cosa vi serve e come procedere!
Ingredienti per 2 teglie diametro 20 cm:
- 200 g farina Manitoba integrale
- 170 g farina 0
- 30 g farina di grano saraceno
- 10 g fiocchi di patate
- mezza bustina di lievito di birra in polvere
- 7 g sale
- 7 g zucchero
- 20 g olio extravergine
- 190 g acqua tiepida
- rosmarino
Procedimento:
- Iniziamo col mixare le farine (manitoba e farina 0). Creiamo un buco al centro in cui mettiamo i fiocchi di patate, il lievito, sale, zucchero e olio.
- Pian piano iniziamo a aggiungere l’acqua. Inizialmente due o tre cucchiai proprio in prossimità dei fiocchi di patate, per permettere che questi si “gonfino” bene. Solo successivamente andiamo ad inglobare tutto il resto delle farine.
- Impastiamo bene in modo da creare una bella palla di impasto che andremo a coprire e a lasciare lievitare per circa 5 ore (io ho scaldato leggermente il forno poi, una volta spento, mo messo la bacinella con l’impasto).
- Dopo 5 ore riprendiamo l’impasto, andiamo a stenderlo nelle teglie e lo lasciamo lievitare un’altra ora circa.
- Bucherelliamo la superficie con una forchetta, mettiamo sale, rosmarino e olio e mettiamo in forno (preriscaldato a 220 gradi) per circa 15 minuti.