Il Lago di Como è sempre stato uno di quei posti di cui senti parlare benissimo, di cui vedi delle foto pazzesche, eppure, pur essendo – quasi letteralmente – dietro l’angolo, non sei mai riuscito a vedere per bene (se escludiamo la gita della quinta elementare, per farci un’idea).
Così, metti un weekend di agosto in cui – so che può sconvolgere – NON hai ancora nessun piano, metti la voglia di avvicinarti sempre più alle vacanze, metti che ogni scusa è buona per non passare un weekend di agosto in pianura, insomma, aggiungici ogni motivo anche solo lontanamente credibile ed eccoci qui .
Dunque, questa volta con madre come compagna di viaggio, siamo partite in direzione Lago di Como per il nostre weekend zaino in spalla. Come sempre, se possibile io mi sposto con i mezzi pubblici, ancora meglio se in treno. Questa la ragione per cui la prima tappa è stata Varenna – comodamente raggiungibile in un’ora di viaggio da Milano Centrale. Are you ready? Ecco qui come è andata.
Varenna
Varenna è un gioiellino, sin dall’inizio mi ha ricordato un paesello della zona delle Cinque Terre con quelle casettine colorate a strapiombo sull’acqua. Per prima cosa vi consiglierei di addentrarvi nella centro storico e preparatevi perché gli scalini e le salite da fare sono tante ma ohhh se ne vale la pena! Vi ritroverete davanti agli occhi scorci da togliere il fiato e un mix di colori che sembra di trovarsi di fronte ad un dipinto dopo l’altro. Se vi va di farvi una bella passeggiata – e non fa troppo caldo, parlo per esperienza personale – potete salire fino ad arrivare al Castello di Vezio da cui, dicono, la vista sia pazzesca (noi siamo arrivate fino a metà perché era l’una di pomeriggio e i trenta gradi sull’asfalto si facevano sentire, anzi sembravano quaranta).
Poco fuori dal paese, sempre andando in direzione del Castello di Vezio, trovate Villa Monastero con dei giardini elegantissimi che vi daranno l’impressione di essere anche voi un nobile milanese del ‘700 a passeggio nella propria residenza estiva.
Scendendo verso la zona lago, c’è una passeggiata molto gradevole chiamata Passeggiata degli Innamorati ma, cosa più importante, sotto uno di questi portici c’è una gelateria molto buona che fa anche gusti vegani e di cui vi lascio il link qui.
Da Varenna poi abbiamo preso il traghetto (vi risparmio i dettagli del momento in cui la passerella mi è arrivata sul piede e mi ha spaccato l’unghia) e ci siamo spostate a Menaggio – MI RACCOMANDO evitate file chilometriche i prendete i biglietti online su questo sito.
Menaggio
Già dal principio Menaggio dà l’impressione di essere un paesello un po’ più turistico. C’è un lungolago molto piacevole che costeggia tutto il centro abitato, lungolago dove si trova anche la zona con più locali e intrattenimento. La parte che personalmente ho preferito però è stata senza dubbio la zona del borgo medievale – preparate le gambe perché anche in questo caso ci saranno un bel po’ di salite e discese da fare. Ne vale la pena? Oh, certo che sì. Arriverete in questo borgo e vi sembrerà di essere tornati al 1300, con case di pietra, strade strette e una vista sul lago pazzesca.
A Menaggio abbiamo cenato con una pizza molto semplice in questo locale Divino 13 un po’ fuori dal centro ma che mi sento di consigliare perché veloce, buono e nemmeno troppo caro – visti i prezzi della zona, dove trovi un coperto a 1 euro?
Menaggio è stata anche la nostra base per la notte e, sempre per il discorso spending review, abbiamo optato per un ostello. Si trattava di una camera riservata okay, ma il vibe era quello. Anche questo è stato frutto di un’accurata ricerca su AirBnb e mi sento di dire che come location è super consigliata (svegliarsi il mattino e trovarsi di fronte il sole che sorge dalle montagne e si specchia nel lago è stata davvero una vista spettacolare), come prezzo pure, come livello di lusso/comodità/servizi beeeeeh, di ostello di trattava, no?
Bellagio
Da Menaggio siamo ripartite – stavolta senza incidenti – alla volta di Bellagio, quella che è la località più rinomata (alla pari della villa di George Clooney immagino). Anche in questo caso, livello di turismo altissimo, un’enorme quantità di quei classici locali che puoi trovare in Piazza Navona, così come di negozi che trovi a Venezia. Insomma, la vista bellissima, degli angolini davvero tipici, ma troppo, troppo turistico.
Poi però, passeggiando un po’ per caso e scegliendo strade solo sulla base del “qual è la più bella?” ci siamo ritrovati a Pescallo. Che poi, chiariamo, noi in realtà eravamo totalmente convinte di essere ancora a Bellagio e di aver passato una sorta di collinetta. In realtà Pescallo è una frazione di Bellagio, un vecchio villaggio di pescatori con case colorate, un porticciolo e stradine strette. Sembra di essere in un altro mondo, dove tutto è così tranquillo e silenzioso. Insomma, è stato amore a prima vista, si era capito?
Dalla parte opposta di Bellagio invece, un’ultimo consiglio è quello di arrivare sulla punta, da cui avrete la vista dell’intero lago e delle Alpi di fronte a voi, davvero suggestivo!