Postcard | Praga in Solitaria

Era da qualche tempo che Praga era nella wish list delle città che volevo visitare e quale miglior momento di organizzarci un giro proprio ad inizio della stagione natalizia? Sapete quel periodo di mezzo in cui le vacanze estive sono un lontano, lontaniiiiissimo ricordo e dicembre è sì, dietro l’angolo, ma comunque pieno fino all’orlo di cose da fare, regali da comprare e persone da vedere che sembra siano due mesi condensati in uno (anzi, in venti giorni)? Ecco, ho pensato che quel periodo di mezzo potesse essere il giusto momento per organizzare una mini fuga e mai idea fu migliore.

Di piani non ne avevo molti, oltre, chiaramente, a tutti i must-see del turista medio che si trova a Praga per la prima volta. Per il resto però nessuna prenotazione, nessuna tabella di marcia da seguire (stranissimo per me) e il solo piano di basarmi sulla giornata e di vedere cosa sarebbe successo – tenendo tra l’altro in considerazione l’incognita tempo che, tra le varie cose, dava anche possibilità di neve.

Ma arriviamo a questo weekend natalizio – sono partita un giovedì mattina molto presto, estremamente presto, perdendo un treno, trovandone un altro cancellato ma trovando anche il cuore d’oro di un capo treno che mi ha fatto salire su un Intercity notte che non faceva servizio viaggiatori ma che era fermo in stazione a Lodi alle 6 del mattino. Grazie, davvero, GRAZIE.
La tratta Milano-Praga è brevissima e in poco più di un’ora e mezza ci si trova in terra ceca, dove non hanno l’euro (ma tutto costa DECISAMENTE meno) e la lingua è totalmente incomprensibile (non sto esagerando). La tratta dall’aeroporto al centro è molto breve e molto economica anche coi mezzi pubblici e in poco più di mezz’ora si arriva in questa ridente cittadina che dà un po’ l’impressione di essere in un romanzo storico.

Alloggio
Come mio solito mi sono affidata al buon vecchio AirBnb e questa volta sono capitata in una stanza super, addirittura con bagno provato, un lusso 😉 C’è da dire che i prezzi a Praga sono molto favorevoli e, non appena si esce dal circondario prettamente turistico del centro storico, si possono trovare sistemazioni davvero tenute bene e a basso prezzo. La mia stanza era questa, in Praga 2, una zona tranquillissima e piena di localini e negozi un po’ meno mainstream. Curatissima nei minimi dettagli, è stato proprio un piccolo gioiellino e alla fine lo sappiamo tutti che se stai bene in un alloggio, il viaggio non può che migliorare, no?

Città
La città è davvero graziosa e colorata, ha un che di romantico ma allo stesso tempo un po’ gotico e dark. E’ sicuramente una di quelle città di girare e gustarsi a piedi, perdendosi in ogni angolo e lasciarsi ispirare da quale viettina sia più graziosa (tratto da una storia vera).
Oltre a tutto ciò che un turista deve fare la prima volta che si trova in questa città e che non faticherete a trovare sull’internet, questo è quello che vi consiglierei di fare, o per lo meno, queste sono le cose che ho preferito:
Mala Strana: questa è stata la parte di città che ho preferito in assoluto. Si tratta della zona della vecchia città, situata proprio ai piedi del castello. E’ un susseguirsi di viettine strette, con pavimenti in ciottolato, tetti color mattone, negozietti e locali (è qui che ho trovato il negozio dei sogni, una piccola biscotteria (esiste questo nome?) che fa solo ed esclusivamente biscotti speziati – quelli natalizi a forma di omino, per intenderci. Se passate da quelle parti non potete non entrarci, anche perché il profumo che ne esce vi attirerà come poche altre cose. N.B. fanno anche dei tartufini raw e vegani da volar via proprio!
Il resto del quartiere poi si sviluppa lungo le rive della Moldava e una passeggiata è d’obbligo, anzi, c’è anche una zona veeeeeery romantic che chiamano Piccola Venezia e che è un susseguirsi di canali (che a mio avviso, onestamente, ha poco a che vedere con Venezia, ma forse più con Amsterdam o quelle zone più nordiche) molto grazioso e che merita di essere visto.

Ponte Carlo: lo so, questo è un must-see, di quelli che si trovano in ogni guida, però capisco il perché, eccome. E’ stato la prima cosa che ho voluto vedere dopo aver lasciato i bagagli all’appartamento, anche se dalla casa in cui stavo ci si impiegavano circa 35 minuti a piedi. “Sarà una buona occasione per iniziare a farmi un’idea della città”, ho pensato. Mai idea fu migliore mi viene da dire, col senno di poi. Ho attraversato davvero la città per il lungo e, ora che sono arrivata al ponte erano quasi le quattro del pomeriggio, ora in cui a Praga, a fine novembre, inizia ad imbrunire. Uno spettacolo di colori, non saprei come definirlo diversamente. Tutto diventa rosa, diventa più romantico, gli artisti che dipingono letteralmente ogni due passi, i turisti che si fermano, fanno selifes di gruppo, in solitaria, utilizzando attrezzatura più professionale. Si sente un mix di lingue che rende tutto più irriconoscibile e allo stesso tempo famigliare. E poi ti trovi a passeggiare su questo ponte lungo mezzo chilometro ma se sembrano 20 metri o a tratti, 2 km. Insomma, non potete farvelo mancare.

Nove Mesto: questa sarebbe la zona della città nuova – in realtà risale circa al 1400 quindi ecco, nuova rispetto alla zona dall’altra parte del ponte, mettiamola così. E’ la zona che ad oggi più pullula di intrattenimento turistico, di locali, teatri, negozi (un sacco di negozi, sia locali e indipendenti, che grandi catene). Mio consiglio, non fatevela scappare, ovviamente, ma dopo aver passato per le vie principali, prendete quelle secondarie e sarà tutta un’altra esperienza.
Vinohrady: questa è la zona in cui vi dicevo si trovava il mio appartamento. A quanto pare è un po’ più snobbato dai turisti, mentre invece molto in voga tra i praghesi: una zona residenziale e molto elegante che fa capo a Namesti Miru, la piazza principale con la Chiesa di Santa Ludmila. Insomma, non ci sono grandi attrazioni, di quelle che si trovano delle guide turistiche per intenderci, però io ho trovato molto piacevole e rilassante passeggiare da queste parti e sentirmi, a tratti, una del posto.

Yoga, Vegan, Vintage
Inizierei in questo caso proprio dallo yoga. La media di una lezione drop-in in studio è di circa 200/250 corone, che corrisponde all’incirca a 8/10 euro. Non male, eh? Io ho provato solo una lezione di Vinyasa in questo studio che ho trovato banalmente su Google, cercando lezioni (in inglese!) in centro. Studio molto carino lezione molto piacevole e riscaldante dopo una giornata al gelo – super consigliato!
Capitolo vegan, la Praga vecchio stampo non è propriamente vegan-friendly e decisamente non troverete cibo vegan ai banchetti natalizi, per dire. Per il resto però la scelta è amplissima, vi segnalo Bistro Monk, un locale totalmente vegan, centralissimo e un po’ hipster e Loving Hut, una catena totalmente veg che fa cibo di stampo orientale.
Vintage e Second Hand- ce ne sono e hanno pezzi che costano pochissimo. Unico mio consiglio, affinate la ricerca perché il gusto è un tantino discutibile. Ma alla fine questa è la parte divertente, no?

Natale a Praga
Non potevo non fare un accenno ai mercatini natalizi di Praga perché, a partire dall’ultimo weekend di novembre, ne troverete in ogni angolo della città. Chiaramente i principali sono quelli nella piazza principale, quella dell’orologio astronomico, per intenderci. Ma ce ne sono davvero ovunque e, se capitate a Praga in questo periodo, vi consiglio di fare un giro anche a quelli di Piazza Venceslao, ma soprattutto a quelli di fronte alla chiesa di Santa Ludmila, dove ho mangiato il Trdelnik più buono di sempre.

Carrello