Con Venezia non era mai scoccata la scintilla. Prima di quest’anno ci ero stata forse 3 o 4 volte? E ogni volta mi sembrava di venire scaraventata in un vortice pieni di turisti. I miei unici ricordi erano costanti spallate ad ogni angolo, prezzi esorbitanti, strade strette, divieti su divieti, spesso una calura insopportabile perché ci ero stata d’estate. Insomma, tutto ciò di più lontano da me.
Mettiamoci pure il fatto che tutte lo volte precedenti ero stata a Venezia in giornata! E quindi era sempre stato un tour de force, un vedere quante più cose possibili nel minor numero di tempo. Figuriamoci come avrei potuto apprezzarla, accaldata, di corsa e senza il mio spazio personale.
Quest’anno invece è stata un’esperienza totalmente diversa – TOTALMENTE. Proprio come dicevano tutti, Venezia, per i suoi standard, è vuota. Per darvi un’idea, si può passeggiare in Piazza San Marco senza venire spintonati a destra o sinistra, si può salire sul Ponte di Rialto senza dover fare a spallate per trovare un angolino per fare una foto, insomma, the dream (non per i veneziani e per il loro turismo, sfortunatamente).
A questo giro sono stata a Venezia tre giorni, in occasione del mio compleanno. Se non lo sapevate, con la linea veloce, da Milano a Venezia ci vogliono poco più di due ore e mezza e davvero sembra di arrivare su un altro pianeta. Sapete la cosa che ho maggiormente apprezzato e a cui le volte precedenti non avevo quasi minimamente fatto caso? La mancanza di auto. Grandissima gioia – enorme gioia!
Dunque, non ho intenzione di farvi la guida di cosa vedere a Venezia, cosa fare o quant’altro, perché basta chiedere a Google e avrete da leggere per giorni e giorni. Però volevo condividere con voi tutto quello che non conoscevo, quegli angolini che mi hanno colpito e quelle zone che magari vengono a volte snobbate dal turismo di massa – e poi è una buona scusa per spammare un po’ di foto, che non fa mai male.
Zona del Ghetto Ebraico: pare che sia il ghetto più antico d’Europa e sembra di essere quasi in una città nella città. Non ci sono edifici super lussuosi e pieni di dettagli, ma casette strette e colorate. Non è un quartiere molto turistico, però secondo me vale la pensa farci un giro, sembra di fare davvero un passo indietro nel tempo!
Libreria Acqua Alta: dicono che sia una delle librerie più belle al mondo e il perché è chiarissimo. Un piccolo paradiso di libri usati tra un canale e l’altro, in cui si trova di tutto e in cui per salvaguardare i moltissimi volumi dall’acqua che entra via via nel negozio in occasione dell’acqua alta per l’appunti, non ci sono mensole o scaffali, bensì gondole, canoe, barchette e vasche. Non male eh? Ah, ci sono anche i gatti – direi che questo basta per spingervi a farci un giro.
Piazza San Marco/Ponte di Rialto: ovviamente non possono mancare, ovviamente. Però se volete un consiglio, svegliatevi presto una mattina e godeteveli con la luce dell’alba. Tutto diventa di un colore rosato che altro che l’emoji con gli occhi a cuoricino!
Cannaregio: questo era il quartiere (o meglio sestiere) dove ero alleggiata io ed è davvero bellino. Pieno di localini – ma non stiamo parlando di quelli super turistici) e pieno di negozietti (anche in questo caso, tutto molto local)
Zona Accademia/Dorsoduro: ho amato questa zona in primis perché passando davanti al Conservatorio può capitare di sentire musica proveniente dalle classi e questo rende tutto particolarmente “da romanzo”. Il Ponte dell’Accademia è un mix bellissimo di moderno e classico e la vista che si apre dal Canal Grande è pazzesca. In questa zona poi ho amato la passeggiata fino a Punta della Dogana (la domenica mattina, dalla parte della Giudecca, non c’è quasi nessuno!) e Campo Santa Margherita, in cui ci sono abitazioni che risalgono al ‘300!
Zona Teatro della Fenice: l’ho amata per le viette strette e per il silenzio che c’è da queste parti. Mi sono immaginata come una ricca donna di un’altra epoca mentre andava a dilettarsi a teatro, incontrava personaggi dell’alta società, magari tutti mascherati. Viaggione, lo so, però io vivo di immagini così.
Zona Castello/Biennale e Giardini: effettivamente questa è l’unica una verde di una certa grandezza, a Venezia. Me la sono goduta passeggiando sotto il sole di un tardo pomeriggio settembrino, da un lato il verde, dall’altro il mare. E’ un po’ lontana dal centro, ma se avete qualche ora, prolungate la passeggiata e passate da queste zone.
Rio della Misericordia: è il corso che scorre lungo tutto il quartiere di Cannareggio ed è pieno di localini. E’ una via vivace, giovane, locale. Secondo me perfetta per un aperitivo, uno spritz e qualche cicchetto.
Venezia Vegan
Un capitolino sulle opzioni vegane a Venezia. L’unico ristorante totalmente veg è La Tecia Vegana (buono, fatto bene). Per il resto non c’è moltissima scelta, to be honest. Però vi segnalo: Sulla Luna Libreria, Cocaeta (ha crêpes vegane super interessanti!), Bella e Brava Pizza e se siete in difficoltà c’è un poker anche da queste parti: Pokè a Puà. Just in case, meglio avere delle opzioni, no?