Come avrete già capito, le pesche sono uno dei miei frutti preferiti. Che siano bianche, gialle, pesche noci o nettarine, non mi importa. Non faccio discriminazioni. Succede che a settembre la stagione delle pesche stia per finire e lo ammetto, la cosa mi fa un po’ soffrire inside (è una vita dura, lo so). Quindi nulla, oltre a farne incetta in modo da poter avere le scorte per poter affrontare i mesi invernali -non sono sicura che funzioni ma a me piace crederci- ho pensato ad un’ultima torta, diciamolo pure, celebrativa (parolone!).
Si tratta di una tortina morbidissima, leggera e perfetta a qualsiasi ora del giorno (anche perché, diciamocelo, c’è un momento della giornata in cui si direbbe no ad una fetta di torta? Per quanto mi riguarda la risposta è negativa, sapevatelo). Quindi, si diceva, va benissimo con un bel caffè la mattina o con una salsa d’accompagnamento ed una presentazione un po’ più ricercata per un dessert dopocena. Gli ingredienti poi sono pochi e semplici, in modo che le pesche e il loro gusto siano in primo piano. Ovviamente, no?
E’ una ricetta nata quasi per caso, mettendo insieme ciò che avevo in casa e sperando nel meglio. I miei critici l’hanno promossa, quindi così male non è!
Ingredienti per una tortiera piccola (20cm di diametro)
- 90g farina bianca
- 40g fecola
- 30g farina di riso
- 20g cocco grattugiato
- 70g zucchero di canna
- 40g succo d’arancia (va benissimo anche l’acqua)
- 40g olio di cocco
- 1/2 bustina di lievito
- 2 pesche
Procedimento
- Tagliare le pesche e lasciarle da parte mentre si prepara il resto dell’impasto.
- Sciogliere lo zucchero nel succo d’arancia e aggiungere l’olio di cocco. A parte, setacciare le farine e il lievito.
- Unire la parte liquida alle farine e per finire aggiungere le pesche.
- Mettere in forno già caldo a 180 gradi per 25/30 minuti circa, fate la prova dello stuzzicadenti per essere sicuri che sia cotta!
Una volta tolta dal forno è meglio lasciarla raffreddare, o per lo meno intiepidire se proprio non riuscite a resistere! Una spolverizzata di zucchero a velo et voilà, pronta da gustare!
Daria